Sabato 25 giugno, presso la Sala Congressi Cavour di Roma, il Movimento Raeliano Internazionale è intervenuto alla prima Assemblea Nazionale di Democrazia Atea, il neonato partito politico che pone tra i suoi primi obiettivi quello di raggiungere una reale laicità dello Stato Italiano.
Sabato 25 giugno, presso la Sala Congressi Cavour di Roma, il Movimento Raeliano Internazionale è intervenuto alla prima Assemblea Nazionale di Democrazia Atea, il neonato partito politico che pone tra i suoi primi obiettivi quello di raggiungere una reale laicità dello Stato Italiano. Democrazia Atea è il primo partito in Europa a proporre l'idea di uno Stato libero da ingerenze religiose, pur nel rispetto di ogni religione. “Democrazia Atea rispetta il sentimento religioso di tutti - ha affermato Carla Corsetti, segretaria del partito - ma la religione deve essere vissuta come un fatto privato, nel rispetto della libertà di tutti”.
In rappresentanza del Movimento Raeliano, ha preso la parola Raffaella Lonigro. Raffaella è una splendida Raeliana e un brillante avvocato marchigiano cui si deve la nostra partecipazione a questo evento, frutto di contatti e scambi di opinioni con i vertici di Democrazia Atea. Nel corso del suo intervento, ha rilanciato l'idea, proposta a gran voce dal Movimento Raeliano già nel 2004, di organizzare una raccolta firme, indirizzata alla popolazione italiana, per indire un referendum che chieda la restituzione all’Italia del territorio del Vaticano, che il governo fascista donò illegalmente alla Chiesa Cattolica, in modo antidemocratico e senza consenso popolare, e l’annullamento dei Patti Lateranensi del 1929 sottoscritti da Mussolini, capo del governo italiano dell’epoca, e da rappresentanti del Vaticano. Ha sottolineato inoltre i punti di maggior interesse del programma politico: laicità dello Stato Italiano, abolizione dell’ora di religione alla quale andrebbe sostituita la storia delle religioni, importanza dello sbattezzo, abolizione dei simboli religiosi negli spazi pubblici, abolizione di finanziamenti pubblici alla Chiesa cattolica, destinazione dell’otto per mille alla ricerca scientifica.