Anche i raeliani italiani hanno deciso esprimere il loro sostegno a Kimbangu Piffer, che solo a qualche centinaia di chilometri di distanza era al suo 14° giorno di sciopero della fame in segno di protesta contro le autorità francesi e la loro politica discriminatoria nei confronti del Movimento Raeliano.
Anche i raeliani italiani hanno deciso esprimere il loro sostegno a Kimbangu Piffer, che solo a qualche centinaia di chilometri di distanza era al suo 14° giorno di sciopero della fame in segno di protesta contro le autorità francesi e la loro politica discriminatoria nei confronti del Movimento Raeliano. Nel giro di poche ore, abbiamo preso contatto con l'ambasciata francese a Roma.
Alle 14.30 di venerdì 6 maggio, una delegazione di raeliani si è riunita presso il palazzo che ospita l'ambasciatore e tutto il corpo diplomatico. Non volevamo in alcun modo far mancare il nostro sostegno a Kimbangu ed aiutarlo in questa sua battaglia per i diritti umani che ci riguarda tutti molto da vicino.
E' stato con grande piacere che abbiamo consegnato la nostra lettera ufficiale all'ambasciatore francese, per portarlo a conoscenza del caso di Kimbangu e della discriminazione subita, che lo ha indotto a quest'ultimo e disperato gesto.
Solo in serata abbiamo avuto la splendida notizia del primo successo ottenuto da Kimbangu che ha finalmente visto premiata la sua determinazione e ha visto confermata da parte delle autorità francese l'attitudine discriminatoria alla base delle loro scelte.
Una vittoria per lui e per tutti i Raeliani che, grazie a lui, da oggi saranno maggiormente rispettati.