LAS VEGAS, 16 aprile - In un comunicato pubblicato lo scorso 30 marzo, Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, ha dichiarato: "I governi che ci costringono, sotto minaccia di sanzioni, a rimanere confinati nei nostri appartamenti stanno violando uno dei diritti fondamentali garantiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ovvero il diritto alla libertà di circolazione degli individui e delle idee. Qualunque sia il motivo addotto, che si tratti di epidemia, guerra, terrorismo o altro ancora, assolutamente nulla può giustificare questa violazione della nostra libertà".
Rael ha ricordato ai suoi lettori che è importante rispettare le leggi, purché queste siano garanti dei Diritti Umani. "Le leggi contrarie ai Diritti Umani non devono essere rispettate e bisogna considerarle prive di fondamento", ha spiegato Rael. "Non dimentichiamo che, in passato, esistevano delle leggi che autorizzavano la schiavitù, la segregazione razziale, che rendevano obbligatorio denunciare alla polizia gli ebrei e gli omosessuali. Naturalmente, queste leggi avrebbero dovuto essere ignorate".
Rael ha espresso il proprio sostegno ai governanti di Svezia, Svizzera, Bielorussia e Corea del Sud per aver deciso di rispettare la libertà di circolazione dei propri cittadini, al contrario dell'Italia e di altre nazioni che hanno imposto dure misure restrittive della libertà dei propri cittadini.
"La libera circolazione delle persone e delle idee include anche la libertà di mettere in pericolo la propria vita", ha sottolineato Rael. "Che si tratti di uscire durante un'epidemia, di scalare delle montagne, di navigare durante una tempesta oppure di praticare degli sport pericolosi, nessuno ha il diritto di impedirci di rischiare la nostra vita".
Ha poi aggiunto: "Coloro che accettano il confinamento decidono in tutta libertà di rinunciare a questo loro diritto, ma non dovrebbero biasimare le persone che scelgono di uscire di casa. Rimanendo nel proprio appartamento si è comunque protetti da chi è in strada. Quindi, lasciate che coloro che accettano il rischio di essere contagiati vivano questa scelta, perché si tratta della loro libertà. Voi potete sempre restare al sicuro, confinati in casa vostra".
Rael ha anche espresso profonda preoccupazione per quanto gli viene riferito da alcuni raeliani che vivono in Paesi dove la polizia usa violenza nei confronti dei cittadini sorpresi a eludere la quarantena.
"Nella città di Tuchin, in Colombia, coloro che non rispettano il confinamento sono arrestati e legati per i piedi a un ceppo di legno in una delle piazze pubbliche della città", ha raccontato David Uzal, leader del Movimento Raeliano del Sudamerica. "Purtroppo, siamo tornati alle pratiche medievali mentre il numero di persone che muoiono di fame aumenta sempre di più".
"In Sudafrica, le persone che passeggiano in strada vengono picchiate e umiliate", ha detto Tai Ehoaun, leader del Movimento Raeliano in Africa.
Rael ha spesso sottolineato la necessità di ridurre la sovrappopolazione affinché l'umanità sopravviva. "Se gli uomini non vogliono mettere freno alla sovrappopolazione, allora lo farà l'ordine naturale delle cose", ha affermato Rael.
"Dobbiamo aspettarci la comparsa di virus infinitamente più letali del SARS-CoV-2 che riduranno l'umanità a un decimo del numero attuale. Nessuno potrà gioire della morte e della sofferenza di coloro che ne saranno colpiti, ma spetterà a chi resterà in vita fare in modo che non si produca una nuova sovrappopolazione, adottando misure di controllo delle nascite molto severe. Altrimenti, se ne occuperà ancora una volta l'ordine naturale", ha concluso Rael.