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Giornata Internazionale per la Soppressione della Violenza nei confronti delle Donne: La lotta contro le mutilazioni genitali femminili


25 nov, 2011
 Nessuno    Mondo

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Venerdì 25 novembre, migliaia di persone in tutto il mondo sosterranno la campagna del Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon “Uniti per porre fine alla violenza contro le donne”, ma ogni anno e tutti gli anni, tre milioni di giovani ragazze vengono mutilate sessualmente a causa di quell'orribile pratica tribale nota come Mutilazione Genitale Femminile (MGF).

Venerdì 25 novembre, migliaia di persone in tutto il mondo sosterranno la campagna del Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon “Uniti per porre fine alla violenza contro le donne”, ma ogni anno e tutti gli anni, tre milioni di giovani ragazze vengono mutilate sessualmente a causa di quell'orribile pratica tribale nota come Mutilazione Genitale Femminile (MGF).

Fin dal 2007, Clitoraid - l'organizzazione benefica internazionale istituita per opporsi alle MGF - ha sostenuto quest’importante giornata. Quest'anno, i suoi volontari organizzeranno degli eventi in tutto il mondo, in particolar modo venerdì 25 novembre, per contrastare le MGF e promuovere la possibilità che hanno oggi le vittime di sottoporsi a un intervento chirurgico per ricostruire il proprio clitoride.

"Il diritto al proprio corpo dovrebbe essere contemplato nel primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" ha dichiarato la Dr. ssa Brigitte Boisselier, presidente di Clitoraid. "Sosteniamo la proposta di altre organizzazioni internazionali secondo cui se tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali, allora devono avere l’inalienabile 'diritto al proprio corpo', ovvero la dignità, l'integrità e l'autonomia del loro corpo non devono essere violate contro la loro volontà. Ovviamente, praticare MGF su delle bambine innocenti è totalmente contrario a ogni diritto umano".

Le tradizionale levatrici, madri e parenti di sesso femminile eseguono questa brutale mutilazione sulle ragazze a partire dalla loro infanzia fino alla loro adolescenza, a causa di antiche superstizioni che risalgono a migliaia di anni fa nell'Egitto dei faraoni. Anche se è illegale in molti paesi ed è contraria a tutte le principali religioni, questa pratica è tutt’ora in uso. Infatti, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riferisce che 'dalle 100 alle 140 milioni di donne e ragazze vivono con le conseguenze delle MGF'. Circa 92 milioni di loro vivono in Africa, ma con l'aumento dell'immigrazione negli ultimi anni questa pratica si è ormai diffusa anche in Occidente.


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