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Rael: “Eliminiamo la parola 'guerra' dal nostro vocabolario!”


07 ott, 2013
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LAS VEGAS, 3 OTTOBRE - Dopo aver appreso che un recente rapporto del Centro Internazionale per la Scienza nella Politica sulle Droghe ha concluso che la “guerra alla droga” ha fallito in tutto il mondo, Rael - leader spirituale del Movimento Raeliano - ha dichiarato che l'uso stesso della parola “guerra” ha contribuito a far fallire ogni sforzo fin dall'inizio.

LAS VEGAS, 3 OTTOBRE - Dopo aver appreso che un recente rapporto del Centro Internazionale per la Scienza nella Politica sulle Droghe ha concluso che la “guerra alla droga” ha fallito in tutto il mondo, Rael - leader spirituale del Movimento Raeliano - ha dichiarato che l'uso stesso della parola “guerra” ha contribuito a far fallire ogni sforzo fin dall'inizio.

In realtà, Rael aveva da tempo previsto che tale impresa non avrebbe avuto successo, affermando che dichiarare “guerra” alla droga, al terrorismo o a qualsiasi altra cosa è inutile e dannoso per la società.

“E' ora di porre fine a ogni guerra, iniziando a non utilizzare più questa parola”, ha spiegato Rael in un comunicato diffuso oggi. “È un termine fondamentalmente negativo e dovrebbe essere completamente rimosso dal nostro vocabolario, come anche dai discorsi dei politici, dalle pubblicazioni e dai mezzi d'informazione”.

Egli ha aggiunto che questa parola “promuove intrinsecamente la violenza e la sua essenza è l'opposto della non-violenza”.

La soluzione ?

“La parola "guerra" dovrebbe essere sostituita da qualcosa che ispiri amore, comprensione e compassione. In qualunque contesto venga utilizzata, può essere facilmente sostituita da parole positive quali “promuovere” oppure “sostenere dei valori migliori”, ha sottolineato Rael. “Per esempio, la frase ‘guerra alla droga’ può essere sostituita con la frase ‘promuovere l’astinenza da sostanze pericolose’, come accade in Portogallo, dove riscuote grande successo la politica di depenalizzazione delle droghe e la promozione di servizi sanitari gratuiti per le persone che vogliono smettere di farne uso”.

Ha poi detto che lo stesso principio vale per la cosiddetta “guerra al terrorismo”, che allo stesso modo “è destinata a fallire”.

“Ancora una volta, la parola ‘guerra’ dovrebbe essere sostituita da un termine che promuova delle soluzioni diplomatiche per il popolo oppresso”, ha dichiarato Rael . “Nessuno vuole diventare un terrorista quando il proprio paese o la propria civiltà viene rispettata. L'umanità può sopravvivere solo se si rimuove da ogni cervello l'idea stessa della guerra e la si sostituisce con la non- violenza, la vera diplomazia ed altre parole positive”.