Il portavoce del Movimento Raeliano afferma che Philippe Remond "è stato probabilmente ucciso per ordine dell'esercito francese perchè affermava pubblicamente che i militari francesi non hanno alcun motivo di restare in Costa d'Avorio"
Il portavoce del Movimento Raeliano afferma che Philippe Remond "è stato probabilmente ucciso per ordine dell'esercito francese perchè affermava pubblicamente che i militari francesi non hanno alcun motivo di restare in Costa d'Avorio"
LAS VEGAS, 15 maggio - Secondo quanto dichiarato in una nota rilasciata questa mattina dal Movimento Raeliano Internazionale (MRI), Philippe Remond, un professore dell'Institut National Polytechnique Felix Houphouet Boigny a Yamoussoukro, in Costa d'Avorio, e membro del Movimento Raeliano, è stato trovato ucciso nella sua stanza d'hotel il giorno dopo che le forze di Alassane Ouattara hanno preso il controllo del Paese.
"Philippe Remond era uno di quei cittadini francesi che denunciava regolarmente l'ingerenza della Francia negli affari interni della Costa d'Avorio", ha dichiarato Brigitte Boisselier, portavoce del MRI, aggiungendo che un esempio delle eloquenti proteste realizzate da Remond può essere visionato all'indirizzo www.youtube.com/watch?v=FAmMBPEgJNo
"Quando divenne Raeliano, egli iniziò a diffondere attivamente il pensiero di Rael riguardo al continente africano", ha sottolineato Brigitte Boisselier. "Sui canali televisivi della Costa d'Avorio come in tutti i suoi precedenti comunicati stampa, egli ha sempre condannato l'intervento francese a fianco di Ouatarra (oggi, il nuovo presidente del Paese)".
I membri del Movimento Raeliano in Costa d'Avorio sono sicuri che Remond sia stato assassinato per ordine di Parigi.
"Era un fervente sostenitore della soluzione pacifica alla crisi in Costa d'Avorio proposta da Rael, una soluzione che non contempla l'intervento militare", ha spiegato Brigitte Boisselier, aggiungendo che un altro leader del Movimento Raeliano in Costa d'Avorio, Zadou Azael, che ne è anche il membro più anziano, è stato malmenato dai sostenitori di Ouatarra".
"La Guida raeliana Zadou Azael è stata molestata, aggredita, umiliata e minacciata di morte, poi derubata del suo denaro e della sua automobile dalle forze armate repubblicane del presidente Ouatarra", ella ha riferito. "Bisogna sottolineare che Zadou Azael appartiene al gruppo etnico dei Bete, lo stesso gruppo etnico a cui apparteneva anche l'ex presidente Gbagbo. E' stato minacciato a causa della sua etnia o a causa delle sue convinzioni politiche e religiose?".
"Da decenni - afferma Brigitte Boisselier - i Raeliani africani propongono una soluzione pacifica ai conflitti del loro continente".
"Chiediamo l'abolizione dei confini coloniali e la restaurazione di quelli in vigore all'epoca degli antichi regni, che suddividevano il territorio secondo quanto deciso dai vari gruppi etnici", spiega Brigitte Boisselier. "Il ritorno a questa suddivisione pre-coloniale contribuirà a restaurare l'armonia e le relazioni inter-etniche che sussistevano in Africa prima che i Paesi occidentali imponessero i loro nuovi, arbitrari confini. Questa restaurazione potrebbere essere raggiunta tramite la costituzione del Regno Unito di Kama (Kama era il termine indigeno pre-coloniale con cui veniva chiamata l'Africa)".
"Philippe Remond ha pagato a caro prezzo l'aver proposto e difeso con coraggio queste generose e coscienti soluzioni che non piacciono ai coloni", conclude Brigitte Boisselier. "Visto il suo assassinio e l'aggressione subita dal membro più anziano dei Raeliani della Costa d'Avorio, e considerando il modo in cui i Raeliani francesi vengono maltrattati in Francia, siamo sinceramente preoccupati per la vita dei Raeliani in Costa d'Avorio. Chiediamo perciò la cessazione delle operazioni militari e paramilitari da parte dell'esercito francese in questo Paese".