Rael: “Il cardinale Bagnasco dovrebbe essere perseguito per crimini contro l'umanità per il fatto di incoraggiare la sovrappopolazione”


14 ott, 2011
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In un suo recente discorso, Rael – leader spirituale del Movimento Raeliano – ha dichiarato che tutti coloro che promuovono la crescita demografica dovrebbero essere perseguiti per crimini contro l'umanità.


Bagnasco


















In un suo recente discorso, Rael – leader spirituale del Movimento Raeliano – ha dichiarato che tutti coloro che promuovono la crescita demografica dovrebbero essere perseguiti per crimini contro l'umanità.

“Le parole pronunciate dal presidente della CEI sono gravemente irresponsabili”, ha dichiarato Marco Franceschini, responsabile per l'Italia del Movimento Raeliano, in merito al recente discorso tenuto dal cardinale Angelo Bagnasco a favore di una politica che sostenga la crescita demografica. “In un pianeta dalle risorse limitate che sta per raggiungere i 7 miliardi di abitanti, questo equivale a condannare a morte certa centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Nessuno dei più grandi criminali della storia è stato mai responsabile del numero di vittime che possiamo attribuire alla Chiesa cattolica in passato, attualmente e anche in futuro”.

Secondo Franceschini, dietro al falso pretesto dell'impoverimento culturale e dell’isterilimento della società, si celano probabilmente motivazioni ben meno nobili di quelle dall'alto prelato.

“Evidentemente, la Chiesa è fortemente preoccupata dal vistoso calo del numero dei suoi membri e dall’aumento di una parte di popolazione non-cattolica. Questa tendenza metterà a breve in discussione la sua supremazia sulle religioni concorrenti e il diritto che si arroga di poter intervenire negli affari sociali, politici e privati dei cittadini. Ha bisogno quindi di nuove leve da formare e arruolare nelle proprie fila”, conclude Franceschini. “Noi raeliani, ridiamo al solo pensiero che per assicurarsi nuovi fedeli, saranno presto costretti a cambiare le loro regole e a mettersi loro stessi a procreare, a... fare figli”.
La posizione del Movimento Raeliano riguardo al grave problema rappresentato dalla sovrappopolazione, è chiara: i governi del mondo non devono attendere più un altro istante per attuare una politica globale di controllo delle nascite. Siamo di fronte al più grande pericolo per la sopravvivenza della nostra Umanità.

Già all'indomani del disastro nucleare di Fukushima, Rael - fondatore e leader del Movimento Raeliano Internazionale - mise in guardia l'Umanità circa i rischi di una sovrappopolazione del nostro pianeta, attribuendo proprio alla spropositata e incontrollata crescita demografica la responsabilità della tragedia giapponese.

“Con la nostra tecnologia attuale, la Terra non dovrebbe avere più di 3 miliardi di abitanti. Siamo invece più del doppio”, disse Rael. “Oggi, quasi tutti i governi agiscono in modo criminale. Non tanto perché continuano a costruire impianti nucleari, ma perché continuano ad incoraggiare la gente a fare sempre più figli che necessiteranno di sempre maggiore energia e, di conseguenza, di impianti come quello di Fukushima. Questo disastro nucleare è la diretta conseguenza della sovrappopolazione!”.

Rael dichiarò poi che continuare a fare figli allo stesso ritmo di oggi, equivale a commettere un crimine contro l'umanità.

“Siamo arrivati al punto in cui dare la vita equivale a dare la morte. Ogni volta che si mette al mondo un figlio, si causano delle morti nel futuro, perché sempre più esseri umani avranno sete di energia”.