Rael denuncia il genocidio perpetrato da Israele


08 mag, 2024
 Nessuno    Medio Oriente

Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano, denuncia il genocidio perpetrato da Israele


leon_horn.jpg Las Vegas, 2 maggio 2024 - In una sua recente e molto esplicita dichiarazione, Rael ha denunciato con fermezza quello che descrive essere un vero genocidio perpetrato da Israele nei confronti del popolo palestinese. Egli afferma che la sopravvivenza di Israele è in pericolo, a meno che questa nazione non lo riconosca come l'atteso Mashiach (Messia) e l'ultimo messaggero degli Elohim. Egli chiede al governo israeliano di concedergli un terreno vicino a Gerusalemme per costruire il Terzo Tempio, l'ambasciata che accoglierà il ritorno sulla Terra dei nostri creatori extraterrestri.

“L'influenza delle ideologie messianiche estremiste all'interno dell'attuale governo israeliano è molto pericolosa e questo clima politico che ha portato all'adozione di misure radicali, guidate dalla volontà di accelerare l'avvento dell'era messianica, minaccia di innescare conflitti più vasti e di erodere il tessuto morale di Israele”, ha sottolineato Leon Mellul, rabbino capo raeliano e portavoce del Mashiach.

Mellul afferma che i palestinesi, in quanto ebrei convertiti e discendenti diretti di Abramo, sono fondamentalmente più ebrei dei discendenti dei khazari, che solo successivamente si convertirono all'ebraismo. Egli sottolinea che la vera discendenza del popolo ebraico non comprende solo gli ebrei sefarditi e i palestinesi, ma anche tutti i musulmani e i drusi, che sono discendenti diretti di Abramo.

“Anche gli africani sono eredi di questo antico patrimonio", egli ha aggiunto. "Ne sono un esempio gli etiopi, discendenti del re Salomone e della regina di Saba, così come gli yacouba, chiamati anche popolo di Dan, uno dei figli di Giacobbe”. Mellul sottolinea che dal 6 agosto 2015, data in cui gli Elohim hanno revocato la protezione a Israele, la nazione si sta dirigendo verso un'inevitabile distruzione.

Le dichiarazioni del rabbino capo raeliano sfidano le fondamenta stesse delle tradizionali narrazioni geopolitiche e religiose, presentando un crudo ultimatum a Israele: riconoscere Rael come l'atteso Mashiach e impegnarsi in significative riforme spirituali e politiche, oppure affrontare conseguenze catastrofiche.

“Ascolta, o Israele. La tua sopravvivenza è nelle tue mani, perché questa è l'ultima possibilità che ti viene offerta. I primi ministri e i rabbini che hanno già rifiutato quest'ultima richiesta, o che lo faranno ancora in futuro, saranno ritenuti gli unici responsabili della distruzione dello Stato di Israele entro i prossimi quattro anni", ha concluso Mellu.

Le implicazioni del messaggio del Mashiach Rael risuonano ben oltre i confini di Israele, nella speranza che possano incoraggiare una revisione globale delle alleanze religiose e politiche alla luce del mandato che egli ha ricevuto dagli Elohim.