Non pagare il Debito Pubblico


19 dic, 2008
 Nessuno    Sud America

Recentemente il Presidente dell’Ecuador Rafael Correa, si è rifiutato di pagare un interesse sul debito dei Paesi stranieri.


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Recentemente il Presidente dell’Ecuador Rafael Correa, si è rifiutato di pagare un interesse sul debito dei Paesi stranieri. Ha sottolineato che l’Ecuador ha pagato da solo oltre 7 miliardi di dollari di interessi, non avendo comunque alcuna influenza sul principale. Ha definito il debito come “immorale e un tradimento al Paese”, dicendosi anche pronto ad accettare tutte le conseguenze per questa decisione qualora venissero mosse delle cause a livello internazionale.
Una volta letta la posizione del Presidente Correa, Rael ha commentato: “Tutti i Paesi poveri dovrebbero agire subito nello stesso senso, rifiutando di pagare, cosa che velocizzerebbe il crollo dell’economia mondiale e la creazione di una valuta mondiale su una base risanata. Perché adesso il Paese più ricco, l’America, ha di gran lunga il debito più grande nel mondo, ma paga gli interessi semplicemente stampando più dollari ogni giorno, mentre i paesi poveri non hanno il diritto di stampare dollari e il loro debito è scritto in questa moneta “fantasma”… Questo è un modo sicuro per rendere il povero più povero, mentre l’America si gode il lusso con soldi che non hanno assolutamente valore reale”.

Il Profeta Rael ha commentato molte volte in passato che senza dubbio questo tipo di debiti mondiali sono immorali – specialmente considerando in primo luogo che, nella maggior parte dei casi, i “prestatori” hanno rubato la terra o le risorse ai “mutuatari”.

Tra le più colpite ci sono le culture dell’Africa, dell’America del sud, del nord e di quella centrale, dell’Australia (e tante altre). Ovunque siano stati, i colonizzatori Inglesi, Francesi, Spagnoli e Portoghesi hanno rubato ingenti somme di oro, di terra e di risorse. C’è stato anche un esempio evidente nel 2007 di un tesoro affondato ritrovato in acque internazionali. La nave nei fondali vecchia di 400 anni era spagnola e la Spagna ha preteso di riavere indietro il tesoro, ignorando completamente il fatto che lo avevano rubato ai popoli aborigeni.

Naturalmente il bottino dovrebbe essere restituito alla gente a cui è stato rubato. Non ai ladri.
Inviamo il nostro supporto al Presidente Correa e speriamo che gli altri Paesi seguano la sua decisione.