LAS VEGAS, 7 febbraio – “In occasione del Black History Month previsto per febbraio, la nostra organizzazione intensificherà i contatti con tutte quei personaggi influenti che potrebbero beneficiare di un ritorno nel continente africano, conosciuto dai nativi come Kama prima che i colonizzatori vennero e gli cambiarono nome”, ha detto la dott.ssa Gbedia Dodo, presidente dell'associazione Ritorno a Kama, in una dichiarazione rilasciata oggi.
LAS VEGAS, 7 febbraio – “In occasione del Black History Month previsto per febbraio, la nostra organizzazione intensificherà i contatti con tutte quei personaggi influenti che potrebbero beneficiare di un ritorno nel continente africano, conosciuto dai nativi come Kama prima che i colonizzatori vennero e gli cambiarono nome”, ha detto la dott.ssa Gbedia Dodo, presidente dell'associazione Ritorno a Kama, in una dichiarazione rilasciata oggi. “Sono trascorsi secoli da quando gli antenati di molte persone affermate sono stati deportati e ridotti in schiavitù per costruire il continente americano e la fortuna dell'Europa. Ora è il momento di ricostruire Kama”.
La dott.ssa Dodo ha spiegato che questo sogno è nato nel marzo del 2009, dopo che Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, aveva sottolineato in un suo discorso il fatto che la salvezza del continente africano è prioritaria al fine di evitare una violenta autodistruzione mondiale e la fine dell'umanità.
“Kama ha il potenziale per raggiungere velocemente un moderno livello post-industriale e senza la necessità di passare attraverso le fasi dell'industrializzazione proprie dell'Occidente”, ha dichiarato la dott.ssa Dodo.
“E' come una terra vergine per tutti quegli imprenditori che sono disposti a restituire qualcosa al loro continente d'origine. E questo è particolarmente vero per tutti i discendenti degli schiavi, che ora potrebbe tornare a casa dei loro antenati e restituire la dignità e quella particolare cultura della pace che i colonizzatori hanno distrutto secoli fa”.
La dott.ssa Dodo ha detto che la nuova campagna si rivolge principalmente alla comunità afroamericana.
“Anche se il Black History Month è un positivo traguardo giuridico, il pericolo per la comunità afroamericana sarà quello di continuare a guardare nello specchietto retrovisore, piuttosto che cominciare a guardare avanti”, ha detto. “Ritorno a Kama offre come soluzione alla diaspora africana un sogno che trasformerà il nostro presente e ci condurrà verso il futuro”.
Ella ha detto che l'obiettivo della sua organizzazione è quello di sostenere le nuove iniziative imprenditoriali in Africa, informando l'Occidente - e in particolare gli afroamericani di successo – circa i maggiori vantaggi che potrebbero derivare dal concludere affari a Kama.
“Con la crescente crisi finanziaria negli Stati Uniti e in Europa, molte nazioni a Kama stanno diventando la destinazione ideale per investimenti imprenditoriali di successo”, ha sottolineato. “Insieme, possiamo realizzare questo sogno e trasformare Kama in uno dei continenti più floridi del pianeta”.
Ella ha detto che il team di Ritorno a Kama entrerà in contatto con personaggi famosi, imprenditori, scienziati, ingegneri e uomini d'affari durante tutto il Black History Month.
“Daremo a queste persone piene d'iniziativa ed entusiasmo una visione dettagliata di ciò che potrebbe essere il futuro di Kama, se solo si unissero perché ciò accadesse”, ha detto la dott.ssa Dodo.
Per maggiori informazioni circa il progetto Ritorno a Kama, visitare il sito:
www.backtokama.org ohttp://www.facebook.com/BackToKama.org