Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo italiano.
Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo italiano.
Roma, 18 marzo 2021
Egregio Presidente Draghi,
mi rivolgo a Lei con tutto il rispetto che nutro per la Sua persona e per il ruolo che riveste all’interno del nostro Governo.
Sono certo sia a conoscenza del fatto che il prossimo 20 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Felicità, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 28 giugno 2012 e giunta alla sua nona edizione. Personalmente, ritengo che mai momento sia stato più opportuno per celebrare questo giorno.
È trascorso oltre un anno da quando numerosi Paesi al mondo hanno deciso di proclamare lo stato di emergenza sanitaria. Un anno durante il quale la popolazione è stata costretta a subire importanti limitazioni delle proprie libertà e diritti fondamentali, privandola di ciò che forse troppo frettolosamente è stato definito come superfluo: la possibilità di gioire della propria vita secondo quella che è la volontà di ciascuno.
Non di meno, è dimostrato come misure particolarmente restrittive quali l’isolamento sociale e l’allontanamento dai propri affetti possano esporre l’individuo a gravi ripercussioni, in grado di minare il proprio benessere psicologico e stato di salute come nessun virus sarebbe mai in grado di fare.
Le nostre attuali conoscenze ci permettono di affermare inequivocabilmente che la ricerca della felicità e del piacere è insita nella natura umana. Una società che possa definirsi civile, cosi come un Governo a cui stia davvero a cuore il benessere dei propri cittadini, non può esimersi dall’accordare la massima priorità a questo aspetto della vita di ognuno, contribuendo a fare del proprio Paese un pioniere e un modello nell’ambito della comunità internazionale.
In considerazione di ciò, mi auguro voglia accettare il mio invito a istituire, nei tempi e nei modi che riterrà più opportuni, un apposito Ministero della Felicità. Esso permetterebbe al vostro Governo di garantire ai propri cittadini il fondamentale diritto di essere felici, attraverso strumenti educativi ed iniziative volte ad elevare la qualità della vita.
Un tale Ministero dovrebbe agire in stretta collaborazione con un altro Ministero di fondamentale importanza nell’ambito del Governo del nostro Paese: il Ministero dell’Istruzione. Infatti, sarebbe auspicabile introdurre nei programmi scolastici, a partire dal primo ciclo di istruzione, l’insegnamento di pratiche quali la meditazione e altre tecniche di armonizzazione e di sviluppo personale, i cui benefici sono ormai riconosciuti e provati da diversi studi scientifici. Questo porterebbe, in tempi brevi,miglioramenti tangibili sull’assetto della nostra società, stimolando la convivenza pacifica, la collaborazione ed il processo creativo.
Signor Presidente, immagini quali benefici potrebbero trarre gli individui se fossero in grado di sviluppare la propria innata capacità ad essere felici, anche e soprattutto in situazioni di incertezza come quella attuale. Ciò consentirebbe non solo un apprezzabile miglioramento delle condizioni di vita di milioni di uomini e donne, già duramente provati dalle restrizioni sociali e dal bombardamento di notizie ansiogene a cui sono sottoposti, ma rappresenterebbe anche uno straordinario strumento di prevenzione e protezione sanitaria in caso di esposizione ad agenti patogeni, essendo risaputo che la risposta del nostro sistema immunitario è strettamente correlata al livello di benessere percepito.
Nel ribadirle il mio sostegno, La prego di considerarmi a Sua più completa disposizione per qualsiasi ulteriore informazione di cui dovesse aver bisogno.
In attesa di un Suo graditissimo riscontro, Le porgo i miei più cordiali saluti.