La felicità rappresenta l’unica soluzione


22 mar, 2024
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Il Movimento Raeliano Internazionale: la felicità rappresenta l’unica soluzione all’aumento della percentuale di suicidi nel mondo e all’inasprirsi dei conflitti internazionali.


Screenshot_2024_03_22_14_03_17.png Il Movimento Raeliano Internazionale: la felicità rappresenta l’unica soluzione all’aumento della percentuale di suicidi nel mondo e all’inasprirsi dei conflitti internazionali.

In occasione della Giornata mondiale della Felicità, che si celebra oggi 20 marzo, il Movimento Raeliano Internazionale (MRI) desidera porre l'attenzione sul dilagante disagio psicologico di cui sono vittime un sempre maggior numero di individui, soprattutto giovani, e invita le Nazioni Unite ad adottare iniziative concrete per porre fine a questa preoccupante situazione.

“Le cifre delineano chiaramente quella che possiamo definire una vera emergenza globale, caratterizzata da un profondo e crescente disagio che si traduce con l’incremento della percentuale di suicidi nel mondo, soprattutto tra i più giovani”, dichiara Kotaro Murakawa, portavoce del MRI e coordinatore delle iniziative raeliane in occasione della Giornata mondiale della felicità. “Sono ben 800mila le persone che ogni anno decidono di togliersi drammaticamente la vita, e 46mila di esse sono adolescenti, più di uno ogni 11 minuti. Una situazione inaccettabile”.

Evidentemente, discorsi politicamente corretti e iniziative fini a se stesse non sono sufficienti. È necessario che la comunità internazionale adotti delle misure concrete e agisca con risolutezza per permettere a ciascun individuo di sfuggire al grigiore della vita quotidiana e al bombardamento di notizie ansiogene cui è sottoposto, ritrovando la perduta gioia di vivere.

“Chiediamo che le Nazioni Unite impongano a ciascun Stato membro l’istituzione di un apposito Ministero della felicità, che garantisca ai propri cittadini il diritto di perseguire e sviluppare quel profondo senso di armonia e benessere, indipendente da situazioni esterne contingenti, che caratterizza una vera e appagante felicità”, sottolinea Murakawa. “Offrire alla propria popolazione gli strumenti e le conoscenze idonee a tale scopo permetterebbe di arginare questa copiosa emorragia di vite umane, che rappresenta il fallimento e la vergogna della civiltà moderna”.

Oltre che un’ancora di salvezza individuale, la felicità rappresenta un antidoto alla violenza su larga scala. In una società lacerata da conflitti internazionali, che potrebbero sfociare in una guerra dagli esiti catastrofici per l’intera umanità, l’unica speranza è rappresentata dalla diffusione della felicità e dell'amore incondizionato.

In un suo recente discorso, Rael, fondatore e leader spirituale del MRI, ha sottolineato l'importanza della felicità come principio fondamentale alla base dell'amore, l'unica forza in grado di impedire la nostra autodistruzione. Nella sua lucida disamina, egli traccia una correlazione diretta tra l'infelicità e la propensione all'aggressività e alla violenza.

"Più si è infelici, più si è aggressivi e, quindi, violenti. La distruzione dell'umanità può essere causata solo da persone infelici. Ogni azione violenta aumenta il senso di colpa e, di conseguenza, la mancanza di felicità di coloro che ne sono responsabili, creando un circolo vizioso in cui ogni azione violenta genera ancora più infelicità e, pertanto, ancora più violenza", ha spiegato Rael.

Egli sfida l'idea che tale impegno sia un atto di egoismo di fronte alla sofferenza nel mondo. Al contrario, considera la diffusione della felicità come un imperativo morale e la strategia più efficace per fermare il circolo vizioso della violenza, gettando le basi per una pace duratura. È proprio per porre fine a questa sofferenza che DOBBIAMO diffondere e sviluppare la felicità.