"Io sono Charlie e medito per la pace"
"Io sono Charlie e medito per la pace"
In seguito all'attentato presso gli uffici di Charlie Hebdo, mercoledì 7 gennaio, il Movimento Raeliano ribadisce più che mai l'importanza di meditare per la pace e rafforza la sua campagna internazionale dal nome "Un minuto di meditazione per la Pace".
Esso sottolinea anche il proprio impegno per la libertà di espressione degli artisti, che hanno il diritto di fare satira senza limiti, fino a quando non vi è incitamento alla violenza fisica o all'odio.
"I Raeliani fanno prorio lo slogan Io sono Charlie e intendono contribuire ad abbassare il livello di violenza sul nostro pianeta attraverso gli effetti delle meditazioni", ha dichiarato Princess Loona, portavoce del Movimento Raeliano Europeo.
Rael, fondatore e leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, ha lanciato nel 2012 una campagna mondiale di meditazione per la pace che ha battezzato "Un minuto per la Pace", chiedendo che il maggior numero possibile di persone dedichi un solo minuto del proprio tempo per meditare per la pace. Come spiega Rael, "ciò che pensiamo, ciò che diciamo e ciò che sentiamo influenza tutto nell'universo e, naturalmente, ogni cosa sulla Terra. Siamo dei potenti trasmettitori di onde cerebrali e la Terra ha bisogno di pace e di amore".
Degli studi scientifici hanno effettivamente dimostrato come i nostri pensieri, positivi e negativi, influenzino il nostro ambiente. Le azioni "Un minuto per la pace" hanno fin dall'inizio della campagna attratto molte persone, di ogni religione e credo.
"Queste meditazioni assumono ancora più significato nel contesto attuale", continua Princess Loona. "L'attacco che si è appena verificato è davvero indicativo della situazione in Francia, un paese che continua ad impegnarsi in guerre che diffondono l'odio. Il presunto sentimento di unità nazionale proclamato dai dirigenti francesi non dovrebbe nascondere questo dato di fatto".
Ha poi aggiunto che i valori di non violenza e di rispetto per gli altri e per le differenze di ogni popolo, ovunque sulla Terra, insieme ai diritti e alle libertà che ne conseguono, devono essere difesi più che mai in tutto il mondo, ed in particolare in Francia.
La libertà creativa degli artisti e la libertà di espressione, incluso il diritto di disegnare delle immagini che rappresentano il profeta Maometto, come Rael sottolinea "non deve mai essere limitata". Chiedo a tutti gli amanti della libertà di continuare a realizzare e a pubblicare i disegni di qualsiasi dio, Allah o Elohim, e anche dei profeti, incluse le mie stesse caricature. Mi fanno sempre ridere. È qualcosa che i fanatici religiosi dimenticano: siamo stati creati per divertimento". (2)
"È anche importante notare che se i musulmani obbediscono ad una regola che vieta loro di riprodurre l'immagine del proprio dio o profeta, i non musulmani non hanno tale obbligo", ha spiegato Princess Loona.
Infine, Rael lancia un urgente appello alla comunità internazionale perché s'impegni a sopprimere la violenza e il fanatismo religioso, creando un comitato internazionale per la censura dei testi religiosi. "Come possiamo sperare di costruire una società di pace e non violenza fino a quando gli scritti religiosi rimangono 'intoccabili' ed incitano all'omicidio o all'odio di chi la pensa diversamente? Queste convinzioni vengono trasmesse ed insegnate a dei bambini. Se poi si pretende che queste affermazioni provengono da un profeta o da un dio, allora niente può influenzare un individuo più del fatto che gli sia stato insegnato fin dall'infanzia di dover uccidere ebrei, cristiani, musulmani e non credenti", conclude Rael.
Con rispetto e determinazione, allo scopo di affermare i valori universali della non violenza e della libertà di espressione, e in linea con i diritti umani, i Raeliani continueranno a essere presenti per le strade durante le manifestazioni relative a Io sono Charlie.