"Il Mito del Trauma" di Susan A. Clancy sarà più d´aiuto alle vittime di violenza di anni di terapia!


16 mar, 2010
 Nessuno    Filosofia

Rael ha espresso il suo supporto alla psicologa Susan Clancy, che sostiene che il modello convenzionale di trauma che insiste sui "danni" derivanti da una violenza sessuale durante l´infanzia, non sia corretto.


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Rael ha espresso il suo supporto alla psicologa Susan Clancy, che sostiene che il modello convenzionale di trauma che insiste sui "danni" derivanti da una violenza sessuale durante l´infanzia, non sia corretto.
Nel suo libro "Il Mito del Trauma", la Clancy ha spiegato che in verità il termine di "danneggiate" con cui vengono etichettate tradizionalmente le vittime, causa loro ulteriori danni. Da quanto emerge dai suoi studi, molte vittime di abusi sessuali infantili dicono di non aver avuto paura, ma di essersi sentite a disagio e confuse. Molte dicono di aver provato vergogna e senso di colpa a lungo dopo l´avvenimento perché avevano "acconsentito", ma di non aver vissuto l´esperienza come quell´orribile trauma voluto dalla teoria popolare. Secondo la Clancy, si sentono in colpa perché i loro casi non rientrano nello stampo creato dalla società per quanto apparentemente hanno subito.
La Clancy basa le sue opinioni su 10 anni di interviste a vittime di abusi sessuali, oltre ad una vasta rassegna di letteratura che risale agli inizi del `900.
Rael ha detto in una dichiarazione rilasciata oggi che conosce personalmente persone che apparentemente nella loro infanzia sono state vittime di "abusi sessuali" secondo la teoria convenzionale, ma che questa etichetta è tanto ingannevole e dannosa quanto viene suggerito dalla Clancy.
"Queste persone non soltanto non sono state traumatizzate, ma pensano che la grandiosa ed armoniosa vita sessuale di cui hanno goduto per tutta la loro esistenza sia dovuta alla positiva esperienza sessuale che hanno avuto da bambini", ha detto.
Allora perché queste persone vengono convenzionalmente considerate "vittime"?
"Gente politicamente corretta vuole che questi individui siano traumatizzati per conformarsi ai loro modelli di correttezza sessuale Giudeo-Cristiani", ha spiegato. "Noi [Raeliani] condanniamo assolutamente la pedofilia, ma, come ha detto la Clancy, la gente deve considerare che un´esperienza sessuale vissuta da minorenni non necessariamente danneggia e traumatizza i bambini per tutta la loro vita. Oltretutto, in realtà alcuni bambini traggono benefici da tali esperienze nel loro sviluppo sessuale - anche se non se ne vuole sentire parlare"!

Ha aggiunto: "Un fatto scientifico è un fatto scientifico. I normalizzatori Giudeo- Cristiani vorrebbero costringere tutti quelli che hanno avuto un´esperienza sessuale da minorenni a sentirsi traumatizzati da essa. Se al contrario essi dicessero ora di sentirsi alla grande riguardo ad essa, i normalizzatori li metterebbero sotto cura psichiatrica come "deviati sessuali", attribuendo la loro felicità riguardo alla loro precoce esperienza a quello che loro chiamano `un trauma che li rende anormali´. Per loro, ogni bambino anormale deve essere stato traumatizzato da una tale esperienza, ma non è così".
Rael ha paragonato il concetto di "vittime traumatizzate da abusi sessuali infantili" ad una contemporanea caccia alle streghe.
"Tutto questo somiglia più ad un´inquisizione religiosa che alla scienza", ha detto. "E soprattutto, non tiene in considerazione il benessere dell´essere umano. Una società aperta e scientifica dovrebbe dare il benvenuto alle testimonianze di quanti erano i cosiddetti "bambini che hanno subito violenza sessuale", che da adulti dicono di aver gioito dell´esperienza e che essa li ha aiutati a raggiungere una vita sessuale molto felice ed armoniosa. E questo non promuove la pedofilia. Mostra solo che persone diverse hanno reazioni diverse ad esperienze simili, e che non si deve costringere persone armoniose a stare male a proposito del loro passato solo per soddisfare il nostro pregiudizio".
"Gli insegnamenti di Rael hanno aiutato migliaia di persone ad abbandonare il concetto Giudeo- Cristiano che dice che fare del sesso per la maggior parte delle volte è male", ha detto Brigitte Boisselier, portavoce del movimento Raeliano. "In questa Accademia della Felicità della durata di una settimana, ha insistito sull´importanza di una vita sessuale sana per un benessere generale, togliendo i sensi di colpa, la paura ed il nocivo concetto di normalità nel processo".
La Boisselier ha spiegato che secondo la filosofia Raeliana, non c´è una "sessualità normale".
"C´è soltanto una vasta schiera di differenze", ha detto. "Per questa ragione, delle persone conservatrici hanno tentato di dipingere la filosofia Raeliana come deviante e che incoraggia la pedofilia, proprio come stanno dipingendo ora le conclusioni di Susan Clancy".
La Boisselier ha detto che Rael ha invitato Susan Clancy a tenere una conferenza alla sua prossima Accademia della Felicità, che avrà luogo a Las Vegas dal 27 marzo al 3 aprile all´Alexis Park Hotel.