La vicenda dell’ormai ex Presidente della Regione Lazio ha sollevato molte polemiche.
La vicenda dell’ormai ex Presidente della Regione Lazio ha sollevato molte polemiche. La ripresa del filmato che lo ritrae in atteggiamenti intimi con un transessuale ed il conseguente ricatto subito a scopo di estorsione ha gettato nella disperazione la vita di un uomo, sia dal punto di vista sentimentale che professionale, costretto dagli eventi ad abbandonare il proprio incarico
“Non posso che provare profonda compassione nei confronti di una persona che soffre, qualunque ne siano le cause – commenta Marco Franceschini, responsabile nazionale del Movimento Raeliano - ma se per l’opinione pubblica la vicenda, seppur con qualche sfumatura, è ormai chiara e ben definita, personalmente non posso fare a meno di chiedermi dove affondino le radici di questo dramma personale e se fosse stato possibile evitarlo”.
Lo stesso Marrazzo non ha esitato a definire la sua vicenda come una debolezza privata con tanto di pubbliche scuse e ammissione di colpa, ma è davvero così?
“Assecondare la propria sessualità, qualunque essa sia, non può certo definirsi una debolezza, sicuramente non una colpa e tanto meno qualcosa di cui dover chiedere scusa”, ha sottolineato Marco Franceschini”. Contrariamente a ciò che la gente comunemente pensa – e paradossalmente lo stesso Marrazzo – il problema non risiede nel fatto che egli sia stato scoperto in intima compagnia di un transessuale, ma nella diffusa convinzione che ciò sia qualcosa di male, sbagliato, perfino perverso”.
Se nell’antica Grecia l’ermafrodita era considerato al pari di una divinità e nella Roma pagana quasi oggetto di idolatria, fu l’avvento del Cristianesimo che impose la concezione biblica di uomo e donna come di esseri nettamente definiti dal punto di vista sessuale. La loro frequentazione fu quindi criminalizzata e le conseguenze di questo antico retaggio giunte fino al giorno d’oggi.
“Fino a quando le persone avranno una morale colpevolizzante in fatto di sessualità, non sarà possibile evitare questo tipo di drammi e ricatti”, afferma Franceschini. “Per questo è necessario adottare una filosofia di vita che assecondi e non reprima la propria natura di esseri umani”.
E’ ciò che Rael – fondatore e leader spirituale del Movimento Raeliano – insegna ormai da più di 35 anni all’interno dei corsi della ‘Università della Felicità’. Egli spiega ogni anno a centinaia di persone provenienti da tutto il mondo che l’essere umano è stato concepito unicamente per la ricerca del piacere e che nessuna legge o giudizio morale potrà mai impedirlo.
“Vorrei incoraggiare Piero Marrazzo a non lasciarsi travolgere dagli eventi ma ad affermare con forza il diritto di vivere una vita sessuale in armonia con i propri gusti”, conclude Franceschini. “Per questo motivo, lo invito ad apostatare dalla Chiesa cattolica che colpevolizza con la sua perversa (questa sì) morale la natura umana ed a raggiungere il Movimento Raeliano in occasione dei prossimi corsi dell’Università della Felicità, dove potrà liberarsi da ogni senso di colpa e tornare a gioire della vita e di una sessualità armoniosa ed appagante, secondo i propri gusti. Solo in questo modo non sarà più ricattabile”.