Kimbangu Mundele, Guida nazionale della Francia, ha aggiunto che è nel silenzio che si diventa umili. "L'umiltà è un aspetto che la società occidentale considera poco, per questo colpisce molto. Solo in centro ad una piazza, in ginocchio, si riesce a toccare le persone, perché anche loro sono sensibili ai cambiamenti della società" (a questo proposito, vedere le azioni intraprese da Kimbangu: http://fr.raelianews.org/news.php?item.267.9 ).

Ha poi ricordato l'insegnamento del Maitreya Rael sull' importanza di amare i propri nemici: "Io non sono perfetto, faccio i miei errori e sono UNO con coloro che hanno un atteggiamento negativo verso di me, può capitare anche a me di averlo con gli altri", ha condiviso con emozione.

Marco Franceschini, Guida Nazionale dell'Italia, ha espresso a sua volta la propria visione filosofica sulla cultura dell '"essere", che troppo spesso nel nostro mondo viene confusa con quella del fare, del sapere e dell'avere. Quest'ultima è caratterizzata notoriamente dall'accumulo di denaro, di conoscenza, di talenti e può essere immaginata come un tracciato lineare in cui le cose accumulate si sommano. "Essere" è la cosa più importante per l'essere umano e può essere simboleggiata attraverso l'immagine di un frattale, che si sviluppa e si moltiplica all'infinito.

Pierre Gary ha concluso questi magnifici scambi d'opinione sottolineando l'importanza di sviluppare la propria ATTENZIONE e INTENZIONE; l'attenzione verso se stessi e verso gli altri, l'intenzione di proseguire su questa strada dell'essere.