Diaconato negato alle donne, il Movimento Raeliano condanna il pronunciamento del Vaticano


13 dic, 2025
 Nessuno    Politica

Franceschini: “Pronti ad accogliere coloro che si sentono ingiustamente discriminate”


copilot_image_1765610440059.jpeg.png Franceschini: “Pronti ad accogliere coloro che si sentono ingiustamente discriminate”

Lo scorso 4 dicembre, la Chiesa cattolica ha confermato ancora una volta quanto la sua dottrina sia alienata dal mondo reale. Con il pronunciamento della Commissione Petrocchi, il Vaticano ha definitivamente sancito che le donne non possono accedere al diaconato ordinato. Una scelta che testimonia l’ostinata volontà di mantenere inalterato un sistema di potere prettamente maschilista.

“La cosa divertente è che questa decisione viene presentata come una scelta di fedeltà alla tradizione, quando la storia afferma l’esatto contrario”, dichiara Marco Franceschini, responsabile nazionale del Movimento Raeliano. “Infatti, le prime comunità cristiane si avvalevano delle diaconesse, donne che svolgevano funzioni ministeriali reali e non simboliche. E la ricerca storica continua a portare alla luce ruoli femminili ben più incisivi di quanto il Vaticano voglia ammettere”.

Tutto questo accade in un’epoca in cui le istituzioni, a ogni livello, stanno riconoscendo la necessità di superare i modelli patriarcali, che spesso sfociano nella violenza. Evidentemente, la gerarchia cattolica preferisce restare arroccata sulle proprie arcaiche posizioni e incoraggiare la sopraffazione di un genere sull'altro.

“All’interno del Movimento Raeliano non solo è perfettamente normale ma è auspicabile vedere donne accedere ai ruoli di più alto livello e ricoprire cariche equivalenti a quelle di preti e vescovi”, sottolinea Franceschini. “Lungi dall’essere individui inferiori e soggetti all’autorità maschile, le donne apportano quei valori generalmente appartenenti all’universo femminile quali la raffinatezza, la gentilezza, l’empatia, la compassione, l’ascolto, che costituiscono il più potente deterrente alla violenza. In un mondo in cui l’aggressività dell’essere umano nei confronti dei propri simili e dell’ambiente che lo circonda ha messo a serio rischio la sopravvivenza stessa dell’intera umanità, la condivisione di questi valori e l’elevazione della donna ai vertici della società diviene una questione di assoluta priorità. In questo senso, il contrasto tra la nostra posizione e la cieca visione cattolica è talmente netta da risultare esilarante”.

Nell’epoca attuale, nessuna forma di discriminazione può essere accettata e tantomeno normalizzata in nome di una tradizione che non esiste.

“Incoraggiamo le donne cattoliche e cristiane, che vogliono riappropriarsi della propria dignità, ad abbandonare questa vetusta istituzione che le relega a individui di una serie inferiore”, esorta Franceschini. “Se desiderano rivendicare il proprio posto nel mondo e contribuire a rendere questo pianeta un luogo di pace e felicità, abbracciando una filosofia spirituale e scientifica in perfetta armonia con l’epoca attuale, sono le benvenute in seno al Movimento Raeliano”.