CHIESA E PEDOFILIA


31 mag, 2007
 Nessuno    Mondo

Sarà dedicata a “Sex crimes and the Vatican” la puntata odierna di Annozero, la trasmissione di Michele Santoro in onda su Raidue alle 21.05.


Pedocat Sarà dedicata a “Sex crimes and the Vatican” la puntata odierna di Annozero, la trasmissione di Michele Santoro in onda su Raidue alle 21.05.

Il filmato è un coraggioso atto di denuncia circa gli abusi sessuali perpetrati ai danni di minori da parte di preti cattolici. Il suo autore, vittima egli stesso delle violenze di un sacerdote irlandese nel 2002, racconta le vicende e raccoglie le testimonianze di fatti accaduti in tutto il mondo, tra cui la cattolicissima Irlanda, gli USA ed il Brasile.

Il tema centrale del documentario riguarda però la “Crimen Sollicitationis”, un documento del 1962 con il quale il Vaticano stabiliva come mettere a tacere le accuse di abusi sessuali, obbligando gli autori dei fatti, le vittime ed i testimoni alla segretezza assoluta, pena la scomunica.

Il Movimento Raeliano (www.rael.org) si compiace del fatto che un argomento di tale gravità sia finalmente portato all’attenzione dell’opinione pubblica e rammenta agli organi d’informazione come esso sia stato il primo a denunciare pubblicamente questo scandalo.

È infatti nel Febbraio del 2001 che su ispirazione di RAEL - fondatore e leader spirituale del Movimento Raeliano - nasce NOPEDO (www.nopedo.org), un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro il cui obiettivo è quello di denunciare i preti cattolici pedofili e di offrire assistenza alle vittime degli abusi.
Fin dall’inizio, l’attività di NOPEDO ha incontrato forti resistenze, a causa dell’ostilità da parte delle lobbies mediatiche, politiche e naturalmente religiose disturbate dal suo operato. E’ purtroppo in questo clima d’intolleranza che nel 2002, in Francia, la denuncia di un vescovo locale porta alla condanna di NOPEDO per “istigazione alla discriminazione nazionale, razziale e religiosa”.

Nonostante tutto, fermamente convinti della gravità del fenomeno e del coinvolgimento delle più alte gerarchie cattoliche nell’occultare i fatti, l’azione di NOPEDO prosegue incessantemente.

Nel frattempo, sono sempre più numerose le vittime che trovano il coraggio di rompere il silenzio e denunciare gli abusi subiti. Il fenomeno si diffonde in tutto il mondo a macchia d’olio ed arrivano le prime ammissioni da parte dei colpevoli: è la conferma della tempestiva e lungimirante azione di RAEL, a dispetto di tutti coloro che insistevano nel minimizzare il fenomeno.

Arriva così anche il giusto riconoscimento per NOPEDO e la sua attività a fini umanitari. Nel Settembre del 2003, una sentenza del Tribunale Federale con sede a Losanna annulla una precedente condanna, giunta questa volta dalla Svizzera, per “discriminazione razziale”. Nella motivazione della sentenza si legge che “l’affermazione secondo la quale esistono statisticamente un maggior numero di pedofili tra i preti cattolici che nel resto della popolazione e che i preti condannati rappresentano la punta dell’iceberg non è da considerarsi infondata. È infatti di pubblico dominio che esistono dei preti pedofili e che la loro gerarchia non ha sempre preso tutte le misure necessarie per evitare che gli autori di tali atti continuassero a compierli”.

Oggi, grazie a NOPEDO ed alla sua attività, il Movimento Raeliano può essere giustamente ritenuto colui che per primo ha infranto il silenzio criminale che nascondeva questi inquietanti fatti agli occhi dell’opinione pubblica, contribuendo così in modo significativo alla salvezza di migliaia di bambini in tutto il mondo.