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Primo forum internazionale online per discutere l'accoglienza di una civiltà extraterrestre


25 lug, 2020
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New York, 22 luglio - "Abbiamo appena assistito a un evento storico", ha annunciato Daniel Turcotte, Guida raeliana e leader del progetto “Un’ambasciata per gli extraterrestri” promosso dal Movimento Raeliano. "Recentemente, diplomatici e funzionari degli affari esteri di vari paesi hanno partecipato al nostro primo forum internazionale online per discutere con i nostri esperti le tappe necessarie per accogliere ufficialmente degli esseri umani provenienti da un altro pianeta".

"L'obiettivo principale di questo evento era quello di informare il personale diplomatico e i funzionari degli affari esteri dei dettagli di questo progetto unico nel suo genere, che potrebbe anche portare ricchezza e progresso scientifico al paese ospitante", ha spiegato Turcotte. "Dobbiamo aumentare il loro livello di consapevolezza in merito ad alcune importanti questioni di diritto internazionale che devono essere risolte prima di stabilire un qualsiasi contatto con una civiltà extraterrestre".

Durante la presentazione, dopo aver introdotto l'argomento e illustrato il progetto, il dott. Jon H. Levy, PhD — avvocato di fama mondiale specializzato in diritto internazionale transnazionale e privato — e Stephen Goldie — un urbanista di grande esperienza — hanno descritto quelle che sono le implicazioni legali connesse a questo ambizioso progetto diplomatico e turistico, nonché tutti i passi necessari per realizzarlo.

"Sono ormai decenni che i raeliani stanno sollecitando i governi di ogni nazione a prendere in considerazione l'idea di ospitare un'ambasciata per accogliere degli extraterrestri, ma negli ultimi anni questi colloqui si sono fatti più numerosi ed approfonditi", ha affermato Turcotte. "Molti paesi hanno mostrato un sincero interesse per questo importante e promettente progetto. La presentazione è stata ben accolta e tutti i partecipanti hanno concordato sul fatto che approfondire gli aspetti diplomatici non è soltanto un obbligo, ma una priorità".

"L'interesse cresce man mano che diventa evidente il fatto che una civiltà extraterrestre sta preparando la nostra umanità ad un contatto ufficiale attraverso un numero sempre maggiore di avvistamenti UFO, con relativi rapporti militari che descrivono gli incontri avvenuti con essi e la comparsa di cerchi nel grano molto complessi in tutto il mondo", ha continuato Turcotte . "È solo una questione di tempo prima che sempre più diplomatici e funzionari ne prendano consapevolezza e consiglino ai rispettivi governi di preparare un’accoglienza ufficiale per un prossimo contatto con una civiltà extraterrestre. "Siamo consapevoli che tutto questo rappresenta un importante cambiamento di paradigma per quanto concerne le relazioni diplomatiche definite dalla Convenzione di Vienna. Nonostante l’aumento di consapevolezza da parte dei governi sia ormai evidente, c’è ancora tanto lavoro da fare", ha aggiunto Turcotte. "Se da un lato alcuni paesi immaginano erroneamente che possa verificarsi un'invasione da parte di una civiltà extraterrestre e si stanno preparando a fronteggiarla militarmente, dall’altro dobbiamo compensare questa posizione così primitiva e pericolosa da parte della nostra società, dando vita ad un movimento mondiale di pace che faccia comprendere all’opinione pubblica e ai funzionari di governo che possiamo solo trarre benefici da un contatto con degli esseri provenienti dalle stelle", ha concluso Turcotte.

La filosofia raeliana afferma che una civiltà extraterrestre, chiamata "Elohim" nella Bibbia ebraica originale, ha creato ogni forma di vita sulla Terra, compresi noi esseri umani. Crediamo che si tratti di una civiltà molto pacifica e molto più avanzata rispetto alla nostra, sia dal punto di vista scientifico che filosofico, e che un contatto ufficiale con i nostri creatori possa permettere alla nostra umanità di entrare in un'era d’oro di pace e prosperità.