I Raeliani europei si ritroveranno a Torino dal 27 febbraio al 2 marzo per partecipare all’edizione invernale dell'Università della Felicità e dare vita a una nuova tappa della loro campagna internazionale “Un minuto di meditazione in favore della pace”
I Raeliani europei si ritroveranno a Torino dal 27 febbraio al 2 marzo per partecipare all’edizione invernale dell'Università della Felicità e dare vita a una nuova tappa della loro campagna internazionale “Un minuto di meditazione in favore della pace”
"Se ogni uomo sulla Terra meditasse per un minuto in favore della pace e dell'amore, allora potremmo cambiare il mondo"
Maitreya Rael, luglio 2012
In occasione dell’edizione invernale dell’Università della Felicità, che si svolgerà in Italia dal 27 febbraio al 2 marzo prossimi, Torino si appresta ad accogliere i raeliani provenienti da tutta Europa e a ospitare una nuova tappa della campagna “Un minuto di meditazione in favore della pace”, che tanto successo sta riscuotendo in tutto il mondo. Ispirata da Rael, fondatore e leader spirituale del Movimento Raeliano, lo scopo di questa iniziativa è d’invitare quante più persone possibile a dedicare un minuto del loro tempo a meditare in favore della pace.
"Ciò che pensiamo, ciò che esprimiamo e ciò che sentiamo, influenza l'universo nella sua globalità e, naturalmente, ogni cosa sulla Terra", ha dichiarato Rael in un suo recente discorso. "Siamo dei potentissimi trasmettitori di onde cerebrali e sono sufficienti poche persone in grado di usare il loro cervello nel giusto modo per inviare delle onde di pace e d'amore, ed essere così in grado di cambiare questo pianeta".
I venti di guerra che sferzano varie regioni del mondo, l'iniqua ripartizione della ricchezza e le gravi crisi economiche che stanno colpendo molte nazioni gettando nella disperazione milioni d’individui, la condanna ufficiale da parte dell’ONU degli abusi sessuali compiuti dal clero cattolico su migliaia di bambini, la propaganda omofoba da parte del presidente Putin alla vigilia delle Olimpiadi invernali di Sochi, non fanno altro che gettare una luce oscura sul futuro della nostra umanità.
“Stando lo stato attuale delle cose, l’amore, la solidarietà, la fraternità fra gli esseri umani non sono più da considerarsi come una semplice opzione, ma come una priorità”, ha dichiarato Marco Franceschini, responsabile nazionale per l’Italia del Movimento Raeliano. “Abbiamo bisogno di una generazione di persone che raccolga l’eredità dei movimenti pacifisti del passato, che hanno saputo influenzare così profondamente le vicende internazionali e aiutato la nostra società a virare in direzione della pace e dell’amore nei momenti cruciali della sua storia. Attraverso questa nostra campagna di sensibilizzazione, noi raeliani ci proponiamo come la nuova generazione Peace& Love di cui oggi il mondo ha così disperatamente bisogno”.
I Raeliani diffondono l'ideale di un mondo unito, senza guerre, sul quale ogni essere umano possa vivere in pace e prosperità, con un governo mondiale e senza eserciti. Queste sono le condizioni poste dagli Elohim, i nostri creatori extraterrestri, per il loro ritorno sulla Terra.
"È necessario sopprimere le frontiere, i nazionalismi, i razzismi di ogni genere, come gli istinti bellicosi che ne derivano, se vogliamo costruire l'Ambasciata che gli Elohim hanno richiesto per tornare sulla Terra e prendere ufficialmente contatto con l'umanità". spiega Franceschini. "Su un pianeta dove esistono duecento paesi separati da confini artificiali, non saprebbero a chi rivolgersi senza favorire una nazione in particolare. La situazione ideale, quando si prende contatto con una civiltà di un altro pianeta, è quello di trovarvi una sola grande nazione".
I raeliani europei si ritroveranno sabato 1 marzo alle ore 15.00 presso piazza Castello per animare la tappa torinese della loro campagna “Un minuto di meditazione in favore della pace”.