Discriminazione della Donna in TV


26 apr, 2007
 Nessuno    Filosofia

Mercoledì 18 Aprile, nel corso della trasmissione "1, 2, 3 stalla" in onda su Canale 5 alle ore 21.00, uno dei protagonisti/concorrenti tra i “contadini” – Roberto Coniglio detto U’Muschen – è salito vergognosamente alla ribalta per le sue dichiarazioni.


Roberto Coniglio Mercoledì 18 Aprile, nel corso della trasmissione "1, 2, 3 stalla" in onda su Canale 5 alle ore 21.00, uno dei protagonisti/concorrenti tra i “contadini” – Roberto Coniglio detto U’Muschen – è salito vergognosamente alla ribalta per le sue dichiarazioni.
In un momento del gioco, quello del confessionale, egli ha orgogliosamente affermato che se una donna tradisse il proprio marito questa meriterebbe di essere punita con la morte, finanche decapitata. Non contento, ha voluto rimarcare il proprio pensiero esprimendo simpatia per quei paesi in cui le adultere vengono lapidate.
Queste sono affermazioni molto gravi e profondamente lesive della dignità di ogni donna, che con gran fatica, solamente da poco e non ancora ovunque, sta cercando di risollevarsi dalla miserevole condizione nella quale una società profondamente maschilista ed aggressiva l’ha relegata, considerandola spesso alla stregua di schiava sottomessa, privata di ogni diritto e della propria identità.
Come è possibile che la redazione di uno dei maggiori network nazionali tolleri che all’interno di una sua trasmissione vengano lanciate accuse ed insulti così infamanti?
Quale impatto dal punto di vista pedagogico può aver avuto la visione di tale trasmissione, andata in onda in prima serata e quindi in fascia non protetta, sulle centinaia di migliaia di giovani ed adolescenti che fanno dei protagonisti TV i loro idoli e modelli?
Sono già noti dei casi in cui all’interno di un Reality Show dei concorrenti siano stati allontanati per aver proferito degli insulti, i casi più eclatanti dei quali sono quelli di Roberto Da Crema ne La Fattoria e Massimo Ceccherini ne L’isola dei Famosi, colpevoli di aver bestemmiato in diretta TV, in modo anche non plateale.
È inaccettabile che si adotti una linea di condotta che preveda la “tolleranza zero” per un insulto proferito nei confronti di un divinità che nessuno ha mai visto e sentito – e che naturalmente si è vista bene dal lamentarsi dell’accaduto - e tollerare invece che vengano insultati degli esseri umani che ne soffrono le conseguenze, ogni giorno, sulla propria pelle.
Il Movimento Raeliano (www.rael.org), da sempre in prima linea per il rispetto dei diritti umani e sensibile alla condizione femminile nel mondo, ritiene le ingiurie proferite un oltraggio alla dignità di tutte le donne ed un vero e proprio atto d’istigazione alla violenza. Condanniamo l’accaduto e chiediamo l’immediata ed irrevocabile esclusione dal gioco del concorrente in questione.
Solo in questo modo, i vertici aziendali e la redazione della trasmissione avranno la possibilità di sgombrare il campo dagli equivoci, rompere questo silenzio omertoso e dimostrare pubblicamente di non essere complici accondiscendenti di quanto accaduto.
La nostra società ha un debito enorme nei confronti delle donne, che per troppo tempo hanno sofferto le prevaricazioni di una cultura maschia e maschilista che ci ha condotto sull’orlo dell’autodistruzione. Il rispetto incondizionato di ogni essere umano – e delle donne in particolare – è un nostro dovere morale e la sola soluzione per la sopravvivenza dell’umanità.