Il presidente peruviano mobilita la polizia per impedire agli omosessuali di baciarsi in pubblico


15 mar, 2013
 Nessuno    Sud America

I membri Raeliani di ARAMIS, l'associazione Raeliana in difesa delle minoranze sessuali, hanno offerto il loro sostegno all'evento "Baci contro l'omofobia", organizzato dal Movimento omosessuale di Lima che aveva accettato di buon grado i loro vistosi striscioni in cui era scritto: "Un bacio è amore, vivi la tua libertà" e "Un bacio per la pace, vivi la tua libertà "


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I membri Raeliani di ARAMIS, l'associazione Raeliana in difesa delle minoranze sessuali, hanno offerto il loro sostegno all'evento "Baci contro l'omofobia", organizzato dal Movimento omosessuale di Lima che aveva accettato di buon grado i loro vistosi striscioni in cui era scritto: "Un bacio è amore, vivi la tua libertà" e "Un bacio per la pace, vivi la tua libertà "

Inizialmente l'evento doveva aver luogo nella Plaza de Armas, dove si trovano il Palazzo Presidenziale e la cattedrale cattolica di Lima, ma il presidente peruviano, Ollanta Humala, aveva ordinato alla polizia di chiudere ogni accesso alla piazza, posizionando delle recinzioni e delle pompe a pressione collegate a un serbatoio di acque sporche da utilizzare contro la comunità di lesbiche, sostenitori gay, bisessuali, transessuali o sostenitori eterosessuali (LGBT) qualora avessero tentato di accedervi, mentre a tutte le altre persone era consentito.

«Era un chiaro messaggio di discriminazione da parte del presidente Humala il quale, inizialmente, aveva ottenuto voti anche da menbri della LGBT per via di un ipotetico sostegno alla loro causa», spiega il responsabile latino-americano di Aramis, Erich Rever.

L'evento aveva riunito tanta gente, tra cui, appunto, la comunità LGBT che gridava con orgoglio: "Non abbiamo più paura", "I baci sono amore", "I nostri diritti devono essere rispettati come i diritti di chiunque altro".

La manifestazione proseguì il suo corso, e nonostante l'ingresso principale fosse sempre bloccato dalla polizia, il Movimento omosessuale di Lima era riuscito ad entrare nella Piazza passando da un altro ingresso e, una volta dentro, si adoperò per mobilitare i presenti.

Successivamente la polizia riuscì a bloccare con le recinzioni anche quell'accesso , ma alcuni esponenti della comunità LGBT riuscirono a oltrepassarlo facendosi passare per "normali civili", cosìcchè iniziarono a baciarsi all'interno della recinzione stessa! Ciò costituiva certamente una vittoria per la LGBT, anche se, dopo alcuni minuti, la polizia cominciò ad usare la forza per farli uscire.

Nel frattempo altri membri della LGBT avevano forzato il recinto dell'entrata principale per cercare di prevenire eventuali danni a coloro che erano già entrati; ciò indusse la polizia a spostare nuovamente il serbatoio con le pompe per sparare l'acqua sporca contro di loro.


 




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