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L’immagine raffigurata nella copertina del libro “Relazioni pericolose” di Faris Yahia, composta dalla Stella di David intrecciata con una svastica, vuole suggerire al lettore una chiara relazione tra il regime nazista e il sionismo, come il titolo stesso lascia esplicitamente intendere.
Il simbolo che appare sulla copertina di questo libro è, da quasi cinquant'anni, il simbolo del Movimento Raeliano. Per questa ragione è per noi importante affermare che quello suggerito dall'autore non è l’unico nesso che possiamo cogliere e che la scelta, purtroppo poco consapevole, dei simboli chiamati a rappresentare due estreme ideologie, non sembra tenere conto del loro vero significato. In questo modo, si perpetua nel tempo un palese e pericoloso equivoco su cui riteniamo sia doveroso contribuire a fare chiarezza.
Sebbene la stella di David sia associata indissolubilmente alla storia e alla cultura del popolo ebraico, essa deve considerarsi un simbolo universale, raffigurato presso una moltitudine di popoli ovunque sul pianeta, in particolar modo nei paesi orientali. Diversi significati gli sono stati attribuiti nel corso dei secoli, ma pare che il più ricorrente voglia che questi due triangoli con i vertici contrapposti esprimano un profondo concetto filosofico, traducibile con il motto come in basso, così in alto.
Ben più oscuro trattamento è toccato alla svastica, che può essere considerata (a giusto titolo) il simbolo più vituperato nella storia umana. Recentemente adottato dai nazisti, questo antichissimo simbolo spirituale ha sofferto di una oscura reputazione che non merita. La sua origine, infatti, risale a tempi immemori e appartiene alla tradizione popolare e religiosa di molte culture, principalmente di buddisti, induisti e giainisti, in totale quasi un quarto della popolazione mondiale, per il quale rappresenta tradizionalmente la vita, la fortuna e il benessere.
Per noi raeliani la Stella di David e la svastica rappresentano l'infinito nello spazio e nel tempo e che tutto è ciclico. Si tratta dei simboli più antichi apparsi sulla Terra, proprio perché si tratta dei simboli della civiltà extraterrestre a cui appartengono quegli scienziati ed artisti che, migliaia di anni fa, crearono ogni forma di vita sulla Terra. Essi ci hanno lasciato in eredità non solo un pianeta paradisiaco, ma anche, la loro eredità filosofica, espressa nelle forme armoniose di questo simbolo. Si tratta in verità della più alta forma di spiritualità che un essere umano possa ambire a raggiungere.
Per info: rael.org