L’Indice d’Inquinamento Globale alla 17a Conferenza Internazionale sul Riscaldamento Globale


08 apr, 2006
 Nessuno    Tecnologia

Miami, 12 aprile 2006 – Ispirato da un'idea di Rael, leader e fondatore del Movimento Raeliano (www.rael.org), il dott.


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Miami, 12 aprile 2006Ispirato da un'idea di Rael, leader e fondatore del Movimento Raeliano (www.rael.org), il dott. Mehran Sam, PhD, Harvard, presenterà per la prima volta, il 21 aprile prossimo, il sistema basato sull’«Indice d’Inquinamento Globale» nel corso della «17a Conferenza ed Expo Internazionale sul Riscaldamento Globale » allo Sheraton Miami Mart Hotel, Miami, USA.

Per salvaguardare l’ambiente dall’inquinamento, in seguito ad un’idea dello stesso Rael, gli scienziati raeliani diretti dal Dott. Mehran Sam, PhD, Harvard, hanno formulato un modello funzionale che definisce un «Indice d’Inquinamento Globale». Questo indice si propone di portare a conoscenza del consumatore, per ogni prodotto o servizio, l’impatto inquinante analizzando al contempo processi produttivi, componenti, modalità d’utilizzo e di smaltimento.
Si sono già fatti degli sforzi globali, come ad esempio il tentativo del «Protocollo di Kyoto» che tiene conto di alcuni aspetti del problema dell’inquinamento. Risulta tuttavia chiaro quanto gli interessi economici e politici delle varie nazioni abbiano ostacolato il progresso ed il successo di tali sforzi.
Per contribuire alla soluzione di questo controverso problema, rappresentato dall’inquinamento e dall’impatto ambientale delle industrie, gli scienziati raeliani hanno concepito un semplice sistema indicatore che può essere applicato ad un qualsiasi oggetto, tanto ad una bottiglia d’acqua minerale quanto ad un’automobile o ad un viaggio turistico.
Il sistema propone un metodo standard per quantificare l’inquinamento prodotto dalla fabbricazione di un prodotto o dall’erogazione di un servizio. Inoltre, il GPI (Global Pollution Index) tiene conto dell’inquinamento prodotto dall’utilizzo di questo prodotto o servizio da parte del consumatore finale e di quello derivante dal processo di smaltimento del prodotto usato. Quest’idea di Rael, l’«Indice d’Inquinamento Globale», è già stata ufficialmente brevettata negli USA e presso le varie autorità internazionali.
Semplicemente comparando i valori indicati dall’ «Indice d’Inquinamento Globale», che saranno obbligatori e riportati su ogni etichetta, confezione, materiale di promozione e pubblicitario, i consumatori potranno valutare intuitivamente l’impatto delle loro scelte sull’inquinamento del pianeta.
Ad esempio, i consumatori constateranno che i cibi geneticamente modificati avranno un GPI fino a 10 volte inferiore rispetto a quelli coltivati con metodi tradizionali, poiché i vegetali geneticamente modificati non necessitano di grandi quantità di pesticidi, fungicidi o concimi. Questo dovrebbe bastare per motivare le persone, che si sentono responsabili della protezione dell’ambiente, a scegliere cibi geneticamente modificati.
Questo progetto verrà descritto dettagliatamente nel corso del congresso.
LA STAMPA INTERNAZIONALE È LA BENVENUTA A QUESTA PRESENTAZIONE