I Raeliani chiedono una rapida implementazione dell'AI


15 mag, 2023
 Nessuno    Tecnologia

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artificial_intelligence_3382507_1920.jpg Tra le numerose innovazioni tecnologiche che stanno trasformando rapidamente ogni aspetto della nostra vita, certamente quella dell’Intelligenza Artificiale (IA) dimostra di possedere il potenziale per rivoluzionare la società, così come oggi la conosciamo, oltre ogni umana immaginazione. Essa sembra in grado di permettere all’umanità di compiere un gigantesco balzo in avanti nel suo percorso di progresso scientifico, sociale ma soprattutto politico; un settore che, più di ogni altro, trarrebbe giovamento dalla sua implementazione.

“Lo auspichiamo quanto prima, poiché l’attuale classe politica e il nostro sistema elettorale, basato sulla democrazia selvaggia, rappresentano le principali cause della sofferenza degli esseri umani e di ogni problema che siamo chiamati oggi ad affrontare”, dichiara Ezael De Marco, portavoce del Movimento Raeliano in Italia

La drammatica situazione attuale è figlia delle decisioni scellerate da parte di persone del tutto inadeguate a ricoprire tali incarichi. Disperazione, povertà, violenza, inquinamento ambientale, guerre, carestie e probabilità di sopravvivenza ridotte ai minimi storici sono solo alcune delle loro conseguenze.

“Purtroppo, ne abbiamo riprova ogni giorno. È sufficiente osservare cosa sia accaduto presso gli Stati Generali della Natività, recentemente svoltosi a Roma, per comprendere quanto sia importante adottare urgenti contromisure al dilagare della stupidità umana”, continua De Marco. “Mentre il numero della popolazione mondiale ha già rapidamente superato la soglia degli otto miliardi di abitanti, politici di ogni schieramento si riuniscono per brandire all’unisono lo spettro della scarsa natalità e incoraggiare le persone a mettere al mondo quanti più figli possibili. La motivazione? Semplicemente il fatto che una società senza bambini è, cito testualmente, una società senza la necessità di biberon, di prodotti per l’infanzia, di asili, di scuole, di insegnanti, di scuole di calcio e di danza, e di forza lavoro per contribuire alla spesa pubblica e al pagamento delle pensioni. Per queste persone non siamo esseri umani, siamo cibo dato in pasto all’economia di un Paese. Riteniamo questa situazione inaccettabile e siamo convinti che mai un'IA avrebbe preso in considerazione una tale prospettiva”.

Occorre una rivoluzione radicale che estirpi il male alla radice e ponga fine al malgoverno di questo ristretto circolo di persone, che ha intrecciato evidenti rapporti di interesse con le principali classi elitarie della società, dalla finanza alla religione, passando per l’informazione, le multinazionali farmaceutiche, i colossi dell’imprenditoria e gli apparati militari. Oggi, abbiamo finalmente la possibilità di destituire questi inetti personaggi e assicurarci un futuro radioso grazie all’introduzione dell’IA nel campo della politica.

“Immaginate un mondo in cui le leggi siano scritte da sistemi intelligenti, programmati per la ricerca del benessere umano, totalmente immuni da influenze e interessi di alcun tipo, e basate unicamente su valori quali la cooperazione, la fratellanza, il rispetto dei diritti umani e civili, la realizzazione delle aspirazioni personali di ciascuno”, afferma De Marco. “L’IA potrebbe facilmente analizzare dati in tempo reale, elaborare informazioni in modo imparziale e proporre soluzioni oggettive e razionali ai problemi già esistenti, ma soprattutto suggerire possibili scenari che ne prevengano di futuri”.

La dismissione dell’attuale classe politica non significherebbe necessariamente la fine della democrazia, ma piuttosto una sua evoluzione.

“L’evoluzione di una democrazia selvaggia, come quella attualmente in uso, si tradurrebbe in una forma di democrazia selettiva, dove soltanto le persone più capaci, quelle dotate in modo naturale di buon senso, lungimiranza e sincero interesso verso il benessere di ciascun individuo, sarebbero incaricate di valutare le proposte di un'IA programmata per essere al servizio del genere umano”, sottolinea De Marco.

Essa sarebbe, quindi, un potente strumento di supporto a un collegio di individui, intellettivamente dotati, eletti democraticamente da persone legittimate, in modo scientifico, a selezionarli con oculatezza.

“Le nostre capacità, in quanto esseri umani, sono relativamente limitate. Il nostro privilegio è quello di poterci circondare di strumenti dalle capacità superiori e di metterli al nostro servizio. Non lo facciamo già oggi, seppure in modo rudimentale, con gli elettrodomestici e i computer a nostra disposizione? Siamo chiamati a cogliere l’opportunità che ci si presenta e dobbiamo dimostrare di essere sufficientemente saggi da non lasciarcela sfuggire, oppure, stante il rapido degrado della situazione attuale, potremmo non avere altre occasioni”, conclude De Marco.