26/09: Giornata internazionale per l'abolizione delle armi nucleari. È in gioco il futuro dell'Umanità.
Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 26 settembre "Giornata internazionale per l'abolizione delle armi nucleari" (www.un.org/en/events/nuclearweaponelimination). In questa occasione, il Movimento Raeliano desidera ribadire quanto sia fondamentale per la sopravvivenza dell'Umanità il Trattato internazionale per il divieto delle armi nucleari, che è stato ratificato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 7 luglio scorso ed è stato adottato da oltre centoventi Paesi. Esso è stato però boicottato da alcune nazioni quali gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito, e anche l'Italia, mentre è importante che questi Paesi ritardatari si impegnino a sostenerlo.
"Questo Trattato è prioritario per l’intera Umanità", ha dichiarato Princess Loona, portavoce del Movimento Raeliano in Europa. "Esso rappresenta una speranza per il disarmo nucleare totale e quindi per una pace duratura, allontanando così lo spettro del totale annientamento del nostro pianeta a causa di una inevitabile guerra nucleare, dato che alcuni ‘Paesi canaglia’ come gli Stati Uniti, la Francia e la Regno Unito possiedono tali armi." Molte voci si stanno levando per incoraggiare questi Governi a cambiare i loro atteggiamenti criminali e pericolosi per la sopravvivenza dell'umanità. "Questi Paesi, che si dichiarano democratici e si permettono di dare lezioni al mondo, sono i primi a non rispettare il voto di maggioranza delle Nazioni Unite (sono centoventidue i Paesi a favore del Trattato, nove i contrari e uno astenuto)", continua la portavoce. "La Francia, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno comunemente annunciato, già l'8 luglio scorso, che non firmeranno il Trattato, adducendo a pretesto il fatto che non sia sicuro farlo. Eppure, questi Paesi rappresentano il più grande pericolo per il solo fatto di possedere il maggior numero di testate nucleari", ha denunciato.
Secondo le cifre diramate dall'organizzazione internazionale ICAN (Campagna Internazionale per l'Abolizione delle Armi Nucleari), gli Stati Uniti possiedono quasi ottomila testate nucleari, mentre la Corea del Nord ne ha solo dieci (http://www.icanw.org/the-facts/ nucleari arsenali). "Chi è il più pericoloso?", si chiede Princess Loona. All'inizio di settembre, Rael - leader spirituale del Movimento Raeliano - ha sottolineato come la Corea del Nord abbia sempre affermato di aver avviato un proprio programma di sviluppo nucleare solo come misura difensiva. "Hanno visto ciò che è successo in Yugoslavia, in Libia e in Iraq negli ultimi anni e ritengono che l'unica misura preventiva per proteggersi da un attacco dagli Stati Uniti sia lo sviluppo di un programma nucleare", ha affermato. "La vigliaccheria degli USA e delle potenze della NATO non avrebbe mai permesso loro di invadere la Yugoslavia, l'Iraq o la Libia se questi Paesi avessero avuto delle armi nucleari. Essi attaccano solo coloro che sono sicuri di sconfiggere", ha aggiunto. Rael ci ha anche ricordato che l'agenzia centrale di intelligence coreana ha recentemente dichiarato che il Paese sarebbe pronto ad abbandonare il proprio programma di sviluppo nucleare se gli Stati Uniti abbandonassero la propria politica ostile.
"Questa affermazione apre chiaramente la porta a un progresso nel processo diplomatico, se anche gli Stati Uniti facessero dei passi avanti in questa direzione", ha dichiarato Rael. Allo stesso tempo, il Presidente degli Stati Uniti ha invitato il mondo intero, qualche giorno fa presso il forum dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a considerare la possibilità della totale distruzione della Corea del Nord, vale a dire di venticinque milioni di civili, bambini compresi. "Ancora una volta, chi sono i più pericolosi e i più criminali?", ha ribadito Princess Loona, soprattutto perché la maggior parte dei nordcoreani ricorda ancora come gli Stati Uniti, meno di una generazione fa, abbiano decimato la popolazione della Corea del Nord e distrutto la maggior parte degli edifici. Nel corso del mese – in occasione della Giornata internazionale per la pace in programma il 21 settembre e della Giornata internazionale per l'abolizione delle armi nucleari in programma il 26 settembre- il Movimento Raeliano ha intensificato la propria campagna di sensibilizzazione, invitando i Paesi che non sono firmatari del Trattato ad adottare una posizione a favore della pace, ratificandolo.
Inoltre, accentueranno la loro presenza nelle strade con l’azione “Meditate un minuto per la pace” (www.1min4peace.org). "La pace è una nostra responsabilità in ogni momento, e ogni volta che non ci schieriamo in suo favore, anche noi diventiamo progressivamente responsabili della guerra", ha detto. www.raelpress.org