LAS VEGAS, 23 settembre – Rael, leader del Movimento Raeliano, ha conferito all'inventore di Internet, Tim Berners-Lee, il titolo di "Guida onoraria del Movimento Raeliano", per il grande contributo reso all'umanità e per il discorso pronunciato in occasione della conferenza indetta dal colosso industriale Nokia, in cui ha affermato che tutti dovrebbero avere libero accesso alla sua creazione.
LAS VEGAS, 23 settembre – Rael, leader del Movimento Raeliano, ha conferito all'inventore di Internet, Tim Berners-Lee, il titolo di "Guida onoraria del Movimento Raeliano", per il grande contributo reso all'umanità e per il discorso pronunciato in occasione della conferenza indetta dal colosso industriale Nokia, in cui ha affermato che tutti dovrebbero avere libero accesso alla sua creazione.
Fin dal momento della sua commercializzazione, Rael ha dichiarato che chiunque dovrebbe aver libero accesso ad Internet.
Successivamente, ha anche affermato che l'accesso alla rete dovrebbe esser riconosciuto in tutto il mondo come un diritto umano fondamentale.
Sapendo che l'80% della popolazione mondiale non ha ancora possibilità di connettersi ad Internet, Berners-Lee ha aggiunto che la sua invenzione potrebbe essere lo strumento attraverso il quale le persone potrebbero accedere ad ogni tipo d'informazione, comprese quelle fornite dai servizi di base come l'assistenza sanitaria. Egli si è detto d'accordo con quanto proposto da Rael, ovvero che tale possibilità dovrebbe esser considerata come un diritto umano universale.
Due anni fa, all'apice della tensione tra Stati Uniti ed Iran, un pacifista americano ha attivato una linea di comunicazione diretta con gli Iraniani. Il suo scopo era quello di dimostrare come la comunicazione via Internet potesse essere utilizzata anche come un meraviglioso strumento di pace. Rael applaudì questa iniziativa, dicendo che, se nei Paesi in conflitto sempre più persone facessero altrettanto, le possibilità che scoppi una guerra scomparirebbero completamente.
“Le persone di questi Paesi si stanno parlando l'un l'altra, invece di ascoltare dei politici resi completamente ciechi da interessi politici e personali", ha dichiarato il Vescovo raeliano Brigitte Boisselier. “In questo caso era il vero Iran che stava parlando con i veri Stati Uniti, poichè Internet colma il vuoto tra le nazioni, permettendo a persone reali di parlarsi a vicenda”.
Non dovremmo essere sorpresi del fatto che i leader politici e religiosi tentino di censurare Internet o rendano difficoltoso potervi accedere", ha aggiunto la Boisselier. “Loro sanno benissimo che, se siamo collegati l'un l'atro, perderanno il proprio lavoro".
All'inizio di quest'anno, è stato effettuato un sondaggio che ha coinvolto 27.000 persone di 26 diverse nazioni. Circa l'80% di loro ha detto che l'accesso ad Internet deve essere riconosciuto come un diritto umano. Paesi come Finlandia ed Estonia hanno già realizzato tale servizio, facendo di Internet un diritto per i loro cittadini. Alcune istituzioni internazionali come l'ONU stanno insistendo affinchè tutti abbiano libero accesso ad Internet.
"Questo evento ci permetterebbe di avvicinarci al giorno in cui sarà possibile realizzare un Governo Mondiale, eletto direttamente dal popolo - così come già anticipato da Rael - e che abbia come costituzione la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo", ha affermato la Boisselier.