Il 1° maggio i Raeliani celebrano la fine del lavoro


30 apr, 2013
 Nessuno    Politica

Il movimento per la diffusione del Paradismo (www.paradism.org) ha dichiarato il 1° maggio “Giornata Internazionale del Paradismo”, per celebrare l'avvento di una nuova società senza più lavoro né denaro.


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Il movimento per la diffusione del Paradismo (www.paradism.org) ha dichiarato il 1° maggio “Giornata Internazionale del Paradismo”, per celebrare l'avvento di una nuova società senza più lavoro né denaro.

Mentre molti Paesi in tutto il mondo festeggeranno il 1° maggio come la "Giornata internazionale del lavoro", il movimento per la diffusione del Paradismo annuncerà la venuta della "fine del lavoro".

Il Paradismo è un sistema politico e sociale simile al comunismo, ma privo di qualsiasi proletariato. Previsto per funzionare senza soldi e banche, è stato lanciato ufficialmente da Rael (www.rael.org) nel 2009. Il Paradismo si basa sul futuro utilizzo di nuove tecnologie come la robotica, l'ingegneria genetica e la nanotecnologia, impiegate per la liberazione e ilmiglioramento dell'umanità. Tutte le forme di lavoro umano possono essere sostituite da robot, dai nanobot e dai computer.

E' inaccettabile continuare a rendere le persone schiave del lavoro quando questo può ora essere eseguito da computer o altre macchine.

I lavoratori già pensano che la loro sostituzione porterà inevitabilmente a più disoccupazione e povertà. Ma non sarà così, se le macchine saranno di proprietà delle persone.

La sostituzione con le macchine non deve avvenire a scapito della qualità della nostra vita.

Gli utili ricavati dalla produzione dovranno essere ridistribuiti tra tutti, non tra pochi.

Il Paradismo è la risposta a tutti coloro che diffondono la paura circa una diffusa povertà e austerità che colpirebbe le popolazioni dopo l’imminente caduta del capitalismo.

"Non c'è motivo di temere la povertà con il livello di tecnologia di cui disponiamo attualmente", afferma Rael. "In questa epoca di progresso tecnologico, la scienza dovrebbeliberare totalmente gli esseri umani dalla schiavitù del lavoro, consentendo loro di dedicarsi esclusivamente alla propria realizzazione personale, in una società che sarà in grado di soddisfare gratuitamente ogni esigenza".


 




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