Uno studio dimostra l'impatto positivo dei raccolti biotecnologici


19 mar, 2007
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Un nuovo studio pubblicato in AgBioForum - un giornale di economia e biotecnologie - realizzato da Graham Brookes e Peter Barfoot, due economisti che lavorano nel Regno Unito, ha quantificato gli impatti economici ed ambientali dei raccolti biotecnologici coltivati durante l'ultima decade (1996-2005).


Gmo Crop Un nuovo studio pubblicato in AgBioForum - un giornale di economia e biotecnologie - realizzato da Graham Brookes e Peter Barfoot, due economisti che lavorano nel Regno Unito, ha quantificato gli impatti economici ed ambientali dei raccolti biotecnologici coltivati durante l'ultima decade (1996-2005).
Ne è emerso che i raccolti biotecnologici hanno contribuito a significativi benefici ambientali, a partire dalla riduzione dell'uso complessivo di pesticidi. E' stata anche osservata una riduzione significativa della quantità di gas serra emessi dalla produzione di grano biotecnologico.
Inoltre, i coltivatori che ne hanno fatto uso hanno realizzato un significativo guadagno economico comparato a quello dei coltivatori che hanno piantato invece del grano non biotecnologico.
Lo studio ha rivelato che, fin dal 1996, i coltivatori hanno usato quasi mezzo miliardo di libbre (224 chilogrammi per metro) in meno di pesticidi con un grano geneticamente modificato (GM). Una riduzione del 7%.
L' "impatto ambientale" globale dell'uso di pesticidi è stato ridotto anche più del 15% in seguito alla coltivazione di grano biotecnologico.
Allo stesso tempo, i raccolti biotecnologici hanno contribuito fortemente nel ridurre le emissioni di gas serra, provenienti da pratiche agricole, di 9 miliardi di chilogrammi di biossido di carbonio. "Equivale a rimuovere dalla strada quasi 4 milioni di macchine per un anno", hanno fatto notare gli autori dello studio.
La coltivazione di grano GM ha anche facilitato l'uso di quei sistemi che prevedono la coltivazione ridotta o la maggese, che comporta un maggior residuo vegetale immagazzinato, o sequestrato, nel suolo. Lo studio ha dimostrato che questo sequestro di carbonio ha risparmiato l'equivalente di 9 miliardi di chilogrammi di emissione di biossido di carbonio nel 2005.
Economicamente, il rapporto conferma che i coltivatori hanno avuto maggiori guadagni in ogni paese dove è stato coltivato il grano GM. Nel 2005, i coltivatori che hanno piantato del grano biotecnologico hanno registrato oltre 5 miliardi di entrate in più rispetto agli altri.
Lo studio ha anche evidenziato che dal 1996 le entrate complessive delle aziende agricole, grazie ai raccolti biotecnologici, sono aumenate di 27 miliardi di dollari grazie ad una maggiore produttività e alla riduzione dei costi.
Dopo aver letto questo studio, Rael ha dichiarato:
Questa è una delle più importanti notizie dell'anno. La grande domanda è perché i maggiori media non ne parlano, specialmente nei paesi contrari alle coltivazioni biotecnologiche come la Francia e soprattutto in questo periodo in cui è di moda parlare di come ridurre il riscaldamento globale... sembra che le aziende agricole che coltivano grano GM siano la tecnologia più efficace per ridurre il biossido di carbonio... le società di GM dovrebbero riconoscere un premio in denaro a Richard Branson! Queste notizie sono davvero un bel problema per i militanti contrari al biotecnologico poichè sono la prova che i raccolti GM sono molto salutari dal punto di vista ambientale... molto più della normale agricoltura, come era infatti previsto...